Tre tumori su 10 sono causati da una cattiva alimentazione: per questo la salute passa anche dalla tavola. L’arancione si riconferma come ogni il colore della prevenzione e puntuale, l’ultimo weekend di gennaio, è tornata nelle piazze l’AIRC, l’Associazione per la ricerca sul cancro, con le sue arance. Un’iniziativa collaudata e consolidata negli anni, che consente di finanziare il lavoro di circa 6mila ricercatori: nel 2023 l’AIRC investirà 137 milioni di euro per dare continuità al lavoro nei laboratori di tutta Italia.
Intanto per contrastare con maggiore efficacia i tumori, che lo scorso anno hanno fatto registrare oltre 390 mila nuovi casi in Italia con un aumento di 114mila casi rispetto al 2020, l’educazione e la salute passano anche dalle buone abitudini alimentari: “La prevenzione – sottolinea Federico Calligaris Cappio, Direttore Scientifico di Fondazione Airc – è alla nostra portata ogni giorno. Abitudini e comportamenti più salutari, come una corretta alimentazione, potrebbero evitare la comparsa di circa un tumore su tre”.
Secondo una recente ricerca dell’American Institute for Cancer Research, infatti, le cattive abitudini a tavola sono responsabili di tre tumori su 10, mentre nel caso dei tumori del tratto digerente la percentuale sale a sette su 10. Poche e semplici regole sono sufficienti per prevenire e per stare meglio: una dieta varia con porzioni contenute rappresentano il punto di partenza, ma attenzione a cosa s’ingerisce e a cosa si mette nel piatto. Ad esempio è bene limitare la carne rossa e gli insaccati, che contengono molti conservanti, così come troppi grassi o zuccheri. Un occhio di riguardo poi anche a come si cuoce perché acrilamide (da fritture a temperature elevate) o amine eterocicliche e idrocarburi policiclici aromatici (da grigliate e barbecue di carni e pesce) possono essere davvero nocivi. Molto più sana è la bollitura, la cottura a vapore o l’uso del forno tradizionale.
Al contrario è bene privilegiare gli alimenti ricchi di vitamine e fibre, come frutta, vegetali non amidacei, legumi e cereali integrali. Vale sempre la regola della varietà, ovvero meglio assortire più frutti e più verdure piuttosto che eccedere con un singolo alimento. Sì alla vitamina C e dunque a spremute e centrifughe di verdure così come al tè verde, non zuccherato, ricco di catechine dalle proprietà anti-cancro. A questi prodotti si aggiungono le verdure a foglia verde, come insalata, erbette e spinaci, molto ricche di folati, che a loro volta proteggono il Dna da possibili mutazioni.