Importante novità giuridica sul fronte delle protesi mammarie: entra infatti in vigore il regolamento di istituzione del Registro nazionale degli impianti protesici mammari. Le regioni e province italiane entro 180 giorni dovranno istituire il proprio albo che arricchisce con i loro dati quello nazionale. In alcune regioni, come Liguria e Lombardia, dagli ultimi dati emerge intanto un aumento del 30% delle richieste delle protesi mammarie; in altre regioni, come Calabria, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia, è invece predominante una consistente assenza di dati.

Spiega una nota sul sito del Ministero della Salute: “Il Registro Nazionale degli impianti protesici mammari si alimenta con i dati provenienti dai registri regionali. Le Regioni e le Province autonome dispongono di 180 giorni a partire dal 2 febbraio per istituire i registri regionali e provinciali. Entro il primo agosto 2023 il Registro Nazionale degli impianti protesici mammari riceverà dati da ogni area del territorio“.

L’Italia è il primo Paese al mondo che dispone oggi di un registro ad alimentazione obbligatoria da parte dei chirurghi che impiantano o rimuovono protesi sul territorio nazionale. Anche gli operatori economici che in Italia distribuiscono tali dispositivi sono tenuti a trasmettere i dati relativi ad ogni singola protesi mammaria commercializzata e destinata ad essere impiantata, sia per finalità estetiche che ricostruttive. Sono previste sanzioni per chi non ottempera a quanto richiesto nelle modalità e tempistiche definite dal Regolamento.

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