Il mal di testa non è più incurabile! Un metodo rivoluzionario sta cambiando la qualità della vita delle donne e degli uomini che soffrono di emicrania cronica. Una malattia di portata sociale, che solo in Italia colpisce più di sei milioni di persone, sta trovando una soluzione pressocché definitiva, grazie a un rimedio, che sembra davvero avere del miracoloso, semplice, sicuro ed efficace. Nessun complicato e rischioso intervento chirurgico. Nessun farmaco che, in nome di un presunto giovamento, comporta spesso fastidiosi effetti indesiderati. Il rimedio, capace di ridurre drasticamente l’intensità, la durata e la frequenza degli attacchi di cefalea, si chiama OZILIA. Un vero e proprio toccasana, che utilizza una metodica, messa a punto per la prima volta, a questo specifico fine, dall’Ospedale Universitario Karolinska di Stoccolma, dopo che era già stata sperimentata con successo nel campo, apparentemente senza nesso, delle riniti allergiche.
Come funziona OZILIA e qual è il grado di attendibilità dei suoi benefici? SaluteIN.news lo ha chiesto in esclusiva al professor Jan Hoffman, Clinical Reader at King’s College London, che è uno dei massimi conoscitori a livello mondiale di questo straordinario e rivoluzionario rimedio contro l’emicrania cronica. “OZILIA”, ci spiega il professor Hoffmann, “è un dispositivo che provoca una stimolazione attraverso ponderate oscillazioni cinetiche nella cavità nasale e può essere utilizzato, con grandi benefici, per il trattamento preventivo dell’emicrania cronica. Va eseguito utilizzando un catetere che, una volta posizionato nella cavità nasale, si gonfia, come se fosse un palloncino, e deve vibrare per dieci minuti per ciascuna narice”. Quanto alle prove scientifiche accumulate nel corso della sua attività clinica e di studio, Hoffmann è categorico nel rassicurarci: “Al termine di una sperimentazione protrattasi per quattro settimane, abbiamo verificato che la stimolazione per oscillazioni genetiche è in grado di ridurre il numero di giorni mensili e l’intensità del mal di testa. A lato di questo dato di per sé significativo, va segnalata la persistenza dell’effetto benefico per le quattro settimane successive”. A questo punto sorge spontanea una domanda, che presupponiamo possa essere condivisa da tutti i potenziali fruitori, OZILIA è infallibile o può rivelarsi, seppure in alcuni casi sporadici, inefficace, quindi, in qualche misura inutile? Il professor Hoffmann non si tira indietro, spiegandoci che questa ipotetica eventualità è attualmente oggetto di uno studio specifico. “Quello che posso già dirvi con certezza”, conclude il dottor Hoffmann, “è che OZILIA risulta efficace, laddove altri trattamenti preventivi hanno totalmente fallito nel corso del tempo”.
OZILIA non è, quindi, un’ipotesi di cura, ma una certezza clinica, basata su un lungo periodo di sperimentazione e su dati inconfutabili. Sta a chi patisce quotidianamente i disagi, che molto spesso configurano a tutti gli effetti un handicap discriminante, con cui è difficile, e talvolta quasi impossibile, convivere, vincere ogni irragionevole titubanza e pregiudiziale scetticismo, affidandosi a OZILIA, ovvero all’unico metodo in grado di migliorare radicalmente la loro condizione. Perché, possiamo dirlo con assoluta convinzione, stato inequivocabilmente dimostrato che OZILIA non è uno dei tanti taumaturgici rimedi, che sono stati decantati per decenni, ma la soluzione pressoché definitiva, semplice e sicura, che restituisce una vita normale a tutti quelli che hanno, sin qui, dovuto fare i conti con i periodici tormenti dell’emicrania cronica.
Jan Hoffman
Jan Hoffman è Professore Associato e Consulente onorario in neurologia presso l’Istituto di Psichiatria, Psicologia e Neuroscienze del prestigioso King’s College di Londra. Si è laureato alla Charité – Universitätsmedizin di Berlino, dove ha anche svolto un dottorato di ricerca.
Ha poi vinto una borsa di studio per l’Università di San Francisco in California, prima di rientrare in Europa dove ha lavorato dapprima allo University Medical Center di Amburgo-Eppendorf e poi a Londra, dove ricopre il suo ruolo attuale di Professore e Consulente.
Proprio a Londra è a capo di un gruppo di ricerca traslazionale, incentrato sui meccanismi molecolari e sulle principali patologie neurologiche, con un focus specifico sulle emicranie. Il Professor Hoffman è altresì membro del Consiglio della “Science and Research Committee of the International Headache Society” e Tesoriere della “British Association for the Study of Headache”. Infine dal 2016 è editore associato della rivista accademica “Cephalalgia”, per la quale ha pubblicato numerosi report scientifici e ricerche.