Mentre la demenza senile si conferma una patologia sempre più diffusa in tutto il mondo, uno studio dell’American Academy of Neurology accende un barlume di speranza nella prevenzione di questa malattia: alcune sane abitudini sarebbero infatti in grado di allontanarne lo spettro e di preservare la salute dei più anziani. Essere attivi, mangiare sano, mantenere un peso corporeo corretto, non fumare, controllare il colesterolo e la pressione sanguigna e mantenere basso il livello di glucosio nel sangue durante la mezza età: sono tutte azioni consigliate per abbassare il rischio di sviluppare l’Alzheimer in terza età.

I ricercatori hanno coinvolto quasi 14mila donne di età media di 54 anni e le hanno monitorate per oltre 20 anni, osservando da vicino le loro abitudini quotidiane. Il risultato è stato chiaro: alla fine dello studio il 13% di queste avevano sviluppato la malattia, ma per ognuna delle sette buone abitudini adottate, il rischio di soffrire di demenza scendeva del 6%. Anche altre ricerche scientifiche confermano questo trend: un grosso studio cinese, pubblicato su “The BMJ” insisteva proprio sull’importanza del mantenere alcune sane abitudini − come mangiare sano, fare esercizio fisico regolarmente, giocare a carte e socializzare almeno due volte a settimana – per osservare una diminuzione della perdita di memoria e del rischio di demenza.

Oltre a essere attivi e curare il nostro cuore, per combattere la demenza è importante dormire bene, allenare la mente e rimanere in contatto con gli altri per non perdere le relazioni sociali. Si tratta di suggerimenti davvero preziosi, considerando che soltanto in Italia oltre 1 milione di persone convive con la demenza senile e, secondo le previsioni, il numero di persone nel mondo che verranno colpite da questa malattia raggiungerà i 153 milioni nel 2050, triplicando rispetto alle cifre attuali.

SaluteIn

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