Il diabete è una malattia sistemica che può colpire molti organi, ma spesso si tende a sottovalutare il suo impatto sulle mani, una delle principali interfacce con il mondo esterno. Eppure, alterazioni della sensibilità, rigidità e dolore articolare sono sintomi comuni tra i pazienti diabetici, e possono compromettere autonomia e qualità della vita.

1. Neuropatia periferica: quando il tatto si attenua

Uno degli effetti collaterali più frequenti del diabete è la neuropatia periferica, che può colpire anche le mani, sebbene con minor frequenza rispetto ai piedi. I pazienti riferiscono formicolii, bruciore, perdita di sensibilità e debolezza muscolare, spesso in forma simmetrica. Questo disturbo, causato dal danno ai nervi periferici, può rendere difficoltosi anche i gesti più semplici, come abbottonarsi una camicia o scrivere.

2. Cheiroartropatia diabetica: rigidità e mani “cerose”

Nota anche come sindrome della mano diabetica, è caratterizzata da una limitazione progressiva dell’estensione delle dita, spesso accompagnata da un aspetto “ceroso” della pelle. Il segno clinico più tipico è l’impossibilità di unire i palmi in posizione di preghiera (test della preghiera positiva). Colpisce fino al 50% dei pazienti diabetici di lunga data.

3. Sindrome del tunnel carpale: una doppia minaccia

I pazienti con diabete hanno una maggiore incidenza della sindrome del tunnel carpale, una patologia da compressione del nervo mediano. I sintomi includono dolore, intorpidimento e debolezza, soprattutto durante la notte. La neuropatia diabetica può mascherare o aggravare il quadro clinico, rendendo la diagnosi più complessa.

4. Morbo di Dupuytren: retrazione e noduli

Anche il morbo di Dupuytren, una fibromatosi della fascia palmare, è più frequente nei pazienti diabetici. Si manifesta con la formazione di noduli e cordoni che provocano la flessione permanente delle dita, in particolare anulare e mignolo. È una condizione progressiva che può richiedere un trattamento chirurgico.

5. Infezioni e rallentata guarigione

La fragilità cutanea, la ridotta circolazione e l’alterata risposta immunitaria rendono i diabetici più esposti a infezioni della pelle e dei tessuti molli delle mani, anche in seguito a piccole ferite o abrasioni. La guarigione può essere lenta e complicata, aumentando il rischio di complicanze locali.

Il coinvolgimento delle mani nel diabete non è quindi un dettaglio secondario: può ridurre l’autonomia del paziente, ostacolare le attività quotidiane e peggiorare la qualità della vita. Per questo è importante monitorare precocemente i sintomi, adottare uno stile di vita sano e mantenere sotto controllo la glicemia. Il lavoro in sinergia tra medico di base, diabetologo e specialista della mano può fare la differenza nel prevenire ed eventualmente trattare adeguatamente questi disturbi.

SaluteIn

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