Tre lettere spaventose per i genitori che ne conoscono il significato.
Tre lettere importanti che però aiutano il genitore nella diagnosi e nel trovare lo specialista più adatto.
Di cosa si tratta? Sono disturbi del neuro sviluppo; i segnali si notano nel primo periodo dello sviluppo. Il primo sentore tangibile è il discostamento tra il quoziente intellettivo e le abilità scolastiche.Benché il primo fattore infatti risulti spesso nella norma le abilità scolastiche potrebbero essere sotto soglia: lettura scrittura e calcolo, abilità grafica e motoria, non soddisfano lo standard minimo e per questo, i genitori devono subito rivolgersi con la massima tranquillità al medico per capire immediatamente se è doveroso approfondire la natura di sintomi.
Iniziamo con l’ “ABC” della DSA che inizia sempre con “dis”
- Dislessia – disturbo dell’abilità di decodifica del testo
- Disortografia – disturbo dell’abilità di fonografica e competenza ortografica (mancata corrispondenza fonema-grafema)
- Disgrafia – disturbo dell’abilità grafo-motoria nell’atto della scrittura
- Discalculia – disturbo dell’abilità di numero e di calcolo, ovvero di comprendere ed usare i numeri
La diagnosi di Dislessia, Disgrafia e Disortografia è effettuabile a partire dalla fine della 2a classe elementare, mentre per la diagnosi di Discalculia occorre attendere la fine della3a elementare poiché le operazioni con i numeri vengono affrontate successivamente durante la scuola primaria.
Il riconoscimento delle agevolazioni e la definizione di queste problematiche arrivano di recente, grazie alla Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010: essa stabilisce anche nuove norme nell’ambito della diagnosi precoce, del trattamento e del supporto in ambito scolastico.
In parole semplici, possiamo dire che la DSA non è una malattia incurabile e che la dinamica è semplice: il cervello di un soggetto con disturbi assimilabili alla DSA lavora in modo differente rispetto agli altri e molto spesso, il problema se preso in tempo può sparire.
La diagnosi di DSA prevede l’intervento multidisciplinare di figure professionali e è grazie ad un lavoro di équipe che si può indirizzare con precisione la famiglia nel percorso di cura.Il Neuropsichiatra Infantile si occupa della prima anamnesi e dell’esame neurologico che evidenzia deficit sensoriali. Lo Psicologo si occupa della valutazione cognitiva tramite dei test che evidenziano il quoziente intellettivo e parla con il piccolo paziente per evidenziare interferenze emotive che possono falsare la valutazione della problematica.
Il Logopedista si occupa di approfondire le competenze linguistiche e valuta le prestazioni del paziente anche a livello qualitativo.