Intervista esclusiva di Antonello Sette a Luigi Satta, pediatra, praticante la medicina integrata
Luigi Satta, quale è l’ambito e il senso del suo essere medico?
“Sono un medico, un pediatra, un omeopata, un omotossicologo e un naturopata. Mi occupo di biorisonanza e di medicina quantistica. Tutte queste discipline, utilizzate insieme, possono essere identificate nella dicitura di medicina integrata. L’obiettivo resta, naturalmente, quello di tutte le medicine del mondo: il benessere e la guarigione del paziente”.
Che cosa è, in particolare, la biorisonanza?
“La biorisonanza è una metodica strumentale di indagine, che permette di studiare l’impianto elettromagnetico del corpo umano, perché noi, per chi non lo sapesse, siamo dei magneti viventi. In medicina ci sono degli esempi di utilizzo dell’elettromagnetismo. La risonanza magnetica nucleare è uno di questi, ma anche le rilevazioni elettrocardiografiche ed encefalografiche hanno a che fare con l’elettromagnetismo. La biorisonanza in medicina integrata ha un ambito di indagine molto più ampio. Non prende in considerazione un singolo organo, ma tutti gli organi e le relazioni intercorrenti fra di loro”.
Quale è in estrema sintesi lo scopo ultimo?
“Lo scopo è individuare alterazioni elettromagnetiche del corpo umano, che sono fondamentali per capirne il buon funzionamento o meno. Bisogna comprendere che l’essere umano funziona su due livelli. Un livello chimico e biochimico, che è quello studiato fondamentalmente a livello accademico e indagato con gli esami di laboratorio. Ce ne è poi un secondo, che è quello elettromagnetico, gerarchicamente prioritario rispetto al funzionamento biochimico. Non esiste reazione chimica e biochimica, se non è preceduta da un segnale biofotonico, come è stato dimostrato da Albert Popp, il padre della teoria dei biofotoni, che ha scoperto che le cellule comunicano fra di loro attraverso, per l’appunto, fotoni e quindi, attraverso l’elettromagnetismo”.
Una volta definito il quadro elettromagnetico di un individuo, il passo successivo è la cura?
“Abbiamo il quadro esatto del malfunzionamento di un organo e delle cause a monte. A quel punto possiamo stabilire con cognizione di causa quali possono essere gli approcci terapeutici più adeguati”.
Mi può fare un esempio concreto?
“Gli esempi sono migliaia. Stiamo parlando di una pratica diffusa in tutto il mondo, che è applicabile alle più svariate patologie. Pensi a una banale irritazione del colon, che è, non a caso, considerata la tomba degli internisti, perché non si riesce quasi mai a individuare con esattezza i motivi dell’irritazione e dei conseguenti mal di pancia, gonfiore e disturbi intestinali. Con la biorisonanza possiamo risalire in maniera precisa alle cause, che possono essere di natura infettiva, tossica, alimentare e non solo”.
A quel punto si torna ai rimedi della medicina tradizionale?
“I disturbi dell’apparato elettromagnetico possono essere curati solo attraverso l’elettromagnetismo. I prodotti che abbiamo a disposizione con queste caratteristiche sono gli omeopatici e gli omotossicologici. Naturalmente, nel caso io dovessi riscontrare con la biorisonanza che la causa di una colite è un agente batterico, ad esempio una salmonella, potrei optare per l’utilizzo dell’antibiotico specifico per quel batterio, ma potrei anche curarla con rimedi naturali, come i prodotti omeopatici, omotossicologici, o fitoterapici che nel caso preso ad esempio, riescono a neutralizzare l’agente eziologico, senza alcun effetto collaterale”
Tutto questo può annoverarsi fra le ultime avveniristiche frontiere della medicina?
“Una nuova frontiera che risale alla notte dei tempi. Ad almeno cinquemila anni fa, con la medicina tradizionale cinese e quella ayurvedica, arrichendosi poi nei secoli con nuove scoperte della medicina popolare, della fitoterapia, della omeopatia, delle conoscenze di biochimica, fisica meccanica, quantistica, della omotossicologia, sino alla attuale medicina integrata del nostro tempo. Non siamo solo il corpo che si vede, si tocca e si indaga. Siamo anche magneti viventi rispondenti alle leggi della fisica quantistica, che possiamo indagare e curare, grazie alla medicina integrata, che è la summa di tutte queste discipline.
Chi ha più dardi da scagliare contro le patologie, ha sicuramente maggiori possibilità di intervenire nel perseguimento della salute dell’essere umano.