VENERDI’ 1° SETTEMBRE 2023, ORE 17.30
‘SALA LAUDATO SI’ – CAMPIDOGLIO
ACCESSO DA PIAZZA DELL’AVVOCATURA – PORTICO DEL VIGNOLA
Venerdì 1° settembre il Colosseo dalle 20 alle 24 sarà illuminato in colore verde acqua, colore sociale ufficiale del nastro che rappresenta la Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), e tutte le donne che ne sono affette.
La Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), è una condizione endocrino-ginecologica che, in Italia, si stima interessi tra il 7 e il 15% delle donne in età fertile e rappresenta oggi la prima causa di infertilità femminile. Oltre ad ostacolare il desiderio di gravidanza e maternità, la presenza di cicli irregolari o assenti, insieme ad acne, aumento di peso, alopecia androgenetica e irsutismo inficiano pesantemente il benessere fisico e psicologico delle donne con un risvolto sociale importante. Inoltre, con il passare del tempo, per queste donne aumenta esponenzialmente anche il rischio cardiovascolare e metabolico, ponendo una reale sfida alla tutela della salute per una vasta parte della popolazione femminile.
Settembre è il mese dedicato alla Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) e, a distanza di 20 anni dalla Consensus di Rotterdam del 2003 che ne stabilì i criteri diagnostici, con il Patrocinio del Comune di Roma, venerdì 1° settembre 2023 nella giornata internazionale della PCOS, l’associazione scientifica EGOI, nella persona del Professor Vittorio Unfer, organizza una conferenza stampa nella ‘Sala Laudato Si’ in Campidoglio,a partire dalle 17.30, alla presenza di Istituzioni, medici e ricercatori, al fine di fare luce sui risultati fin qui raggiunti nella ricerca, e per ridiscutere la necessità di rivedere i criteri diagnostici di una sindrome con un impatto sanitario importante e molto complessa.
Aprirà i lavori un video messaggiodel Ministro della Salute Orazio Schillaci.
Modera il professor Michele Mirabella.
Al termine della conferenza stampa seguirà aperitivo in Sala Busti
EGOI, Experts Group on Inositol in Basic and Clinical Research, associazione internazionale che racchiude 45 esperti provenienti da 14 Paesi del mondo impegnati nella ricerca sugli inositoli e sul loro uso nella pratica clinica con la missione di contribuire alla tutela della salute, da marzo 2021 fa parte dell’Alliance for Health Promotion, ONG internazionale affiliata ALL’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
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