Da un libro di grande attualità ed utile a tutti nasce un momento di confronto ed approfondimento. “Il metodo dei biotipi dinamici” della Dott.ssa Lucilla Ricottini (medico chirurgo, specializzata in pediatria, omeopata e omotossicologa) e della giornalista Laura Guida (vicecaporedattrice e conduttrice del Giornale Radio Rai GR3 Mattino) diventa un evento, aperto al pubblico, con appuntamento lunedì 16 ottobre alle 18 presso la libreria Spazio Sette di Roma, in via dei Barbieri.

Dott.ssa Ricottini, da dove è nata l’intuizione di trasformare il libro “Il metodo dei biotipi dinamici” in un evento e con quale finalità?

Premetto che il libro, presentato un anno fa, si è rivelato molto utile per chi si vuole bene, per chi vuole capire meglio sé stesso e per relazionarsi nel miglior modo possibile al proprio corpo, al cibo sano, alla conoscenza dei “biotipi” appunto, attraverso una scrittura piacevole e fruibile per tutti, addetti ai lavori e non. Partendo proprio dal libro, mi sono accorta che questo tema sta finalmente prendendo campo ed interessa sempre più persone perché s’inserisce in due grossi filoni: intanto le scienze ufficiali cominciano ad interessarsi al fenotipo umano con rilevatori ed app che monitorano tutta una serie di parametri e sarà interessante osservare i risultati di queste osservazioni; l’altro filone invece riguarda la biodiversità umana, un tema che è molto piaciuto, soprattutto considerando la maggiore sensibilità delle persone verso l’ambiente circostante. Anche nell’essere umano le diverse caratteristiche rappresentano un serbatoio di resilienza: salvaguardare le diversità vuol dire contribuire alla varietà umana. Non è dunque egoistico prendersi cura di sé, ma salvaguardare l’ampiezza delle variabili dei nostri geni, fanno sì che il corpo di ognuno di noi diventi una mappa, che ci dà indicazioni molto precise. Tutto questo ci aiuta a prenderci cura di noi che è poi il tema centrale dell’incontro del 16 ottobre: star bene singolarmente vuol dire avere una società più sana e più ricca e noi vogliamo concentrarci proprio su questo. Faccio un esempio pratico molto semplice: nei momenti di difficoltà chi ha determinate risorse, a seconda delle situazioni, può cavarsela meglio. Questo perché siamo frutto di anni di adattamento agli ambienti e alle circostanze e dunque valorizzare le differenze, ci permette di capire meglio le caratteristiche di ognuno di noi. Questo vale anche per la predisposizione o meno rispetto a certe patologie: le caratteristiche fisiche sono spia di caratteristiche geniche e polimorfismi.

Su quali temi vi concentrerete?

La co-autrice del libro, la giornalista Laura Guida, m’intervisterà su diversi argomenti. Partiremo da domande come queste: cosa sono i biotipi? Perché è importante conoscerli? Pensate che recentemente uno studio americano ha dimostrato che esistono ben 500 geni che determinano i gusti alimentari e che sono determinati dall’ambiente circostante. È tutto meno casuale di quanto si pensi: i gusti alimentari, la stanchezza, il sonno… sono caratteristiche che ci rendono peculiari, ma dietro c’è un mondo molto più ampio da scoprire. Se non ci conosciamo e non ci prendiamo cura di noi, ci ammaliamo. Dobbiamo mantenere vive certe caratteristiche che possono rivelarsi utili in determinati momenti. Pensiamo al Covid-19, quando i temperamenti ansiosi non uscivano mai di casa o si isolavano completamente. In parte tutto questo è psicologico, ma in parte è legato ad un nostro modo di essere e alla nostra capacità di adattamento allo stress. C’è chi regge lo stress affettivo e chi quello fisico, non è un caso che abbiamo dei biotipi che rendono più forti o più vulnerabili. Tornando ai biotipi, nel corso dell’evento affronteremo le caratteristiche di ogni biotipo per arrivare a comprendere come scegliere lo stile di vita migliore per ognuno di noi: io la intendo come prevenzione primaria.

Perché è importante esserci e a chi è rivolta questa serata?

L’incontro è aperto a tutti, ma mi piacerebbe molto che intervenissero psicologici e medici per dei momenti di confronto reciproci. È una serata aperta anche agli antropologi e a tutte quelle figure che si occupano in qualche modo di questi tempi perché si può creare un dibattito interessante. Accoglieremo naturalmente anche l’utente semplicemente curioso, il cittadino che ha voglia di approfondire e capire tante dinamiche della sua vita quotidiana.  Si tratta di ambiti ricchissimi sui quali c’è molto da approfondire e da imparare pertanto mi auguro che questo appuntamento sia il primo di una lunga serie.

SaluteIn

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