Il ricorso inappropriato ai farmaci FANS diventa particolarmente pericoloso quando si tratta di bambini. Il dolore lieve e moderato e la febbre coinvolgono milioni di bimbi e i loro genitori, che troppo spesso intervengono con l’uso inappropriato di farmaci antinfiammatori non steroidei, somministrati senza alcuna indicazione clinica e senza alcun consulto pediatrico. Per questo sarebbe fondamentale attivare delle corrette campagne informative e di sensibilizzazione sul corretto uso di questi farmaci nei casi di alterazione della temperatura o nel trattamento del dolore lieve.

Una ricerca della Federazione italiana medici pediatri (FIMP) evidenzia che l’84% dei pediatri osserva una costante crescita del ricorso all’automedicazione e nell’utilizzo dei FANS. Nel dettaglio fino al 49% dei pazienti ricorrono al “passaparola” per attivare una terapia con FANS, prima ancora di rivolgersi al medico. Bisogna invece ricordare che la febbre è un meccanismo di difesa dell’organismo dunque non è sempre necessario contrastarla, ricorrendo ad antinfiammatori per abbassare la temperatura corporea. È invece opportuno intervenire su quegli aspetti che aggravano il malessere del bambino come i dolori articolari.

Il ruolo del pediatra è perciò cruciale sia come garante dell’appropriatezza terapeutica, sia come punto di riferimento per i genitori. Rafforzare la fiducia con una comunicazione chiara e una presenza costante, rappresenta perciò una delle sfide principali per il futuro. Oggigiorno infatti per l’84% dei genitori italiani il pediatra rappresenta la prima scelta per la cura dei propri figli, bambini e adolescenti. L’appropriatezza prescrittiva in pediatria svolge un ruolo importante, non solo per ottimizzare la efficacia terapeutica, ma anche nel minimizzare effetti collaterali in grande parte dovuti all’utilizzo inappropriato di farmaci FANS.

SaluteIn

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